Esiste una nuova tendenza nel fare le leggi al Ministero della Pubblica Istruzione. Si chiama Fioroni Style. I nostri nonni la chiamavano "il vizio di far le cose a metà", ma la sostanza resta la stessa. Invece di fare provvedimenti seri, che costerebbero tempo e denaro, si fanno tante azioni che nell'immediato suscitano clamore mediatico ("il ministro ha cambiato la legge"), ma che nel medio e nel lungo periodo si rivelano assolutamente inutili. La riforma degli esami di stato è buona a metà; la riforma del sistema dei debiti formativi è buona a metà; l'ultimo decreto, quello che conferisce un bonus di punti ai test d'ingresso universitari, è una riforma finta. La riforma vera, quella che si sono scordati di fare, è di abolire i test. Abbiamo un Ministro dell'Istruzione che fa il Ministro a metà. Eppure non mi risulta che ci sia stato un dimezzamento del suo stipendio in Finanziaria o dei limiti delle sue funzioni.
Come si fa ad equiparare un voto del liceo Classico e Scientifico a quello di un Istituto Tecnico? Come si fa a comparare il metodo di valutazione di un professore con quello di un altro, ed a sua volta il giudizio di un intero consiglio di classe con quello di un altro? E perché mai un brutto voto, anche se meritato, deve diventare un'onta permanente che precluderà di fatto ogni possibilità di studiare ciò di cui si è appassionati?
Pubblico di seguito la lettera di Michele da Aversa.

<< Salve, Michele.
 
Colgo l'occasione per farti gli auguri per le feste ancora in corso.
 
Purtroppo (a primo impatto, mi viene da dire così) oggi è arrivata una notizia, dal TG2 e dal TG1 che annuncia l'approvazione della questione dei 25 punti del test da attribuire alla carriera scolastica dei candidati (voto di maturità e media del triennio finale di studi). Invece di essere contento (avrei ottimi bonus), quando mia madre è venuto a dirmelo, mi sono sentito sconfitto. Per carità, la situazione è forse migliore di quella già vigente, ma solo secondo particolari punti di vista. E' vero che così conterebbe qualcosa la scuola, e la carriera di ognuno, ma è altrettanto vero che gente come Einstein, per dire, o comunque gente come un illustre professore(intervistato a Telethon, di cui non ricordo il nome) che qualche anno fa disse di aver avuto una pessima maturità, cui sarebbe seguita un' ottima carriera come ricercatore, non potrebbero accedere alla facoltà dei proprio sogni incontrando in quest' ultima approvazione un ulteriore, scoraggiante ostacolo, da parte dele istituzioni. Ed è inutile negare, che non sarebbe sbagliato dare alla "riforma Citro" corso legale, per risolvere più questioni controverse in una. Almeno provare per due o tre anni e poi prendere una decisione definitiva, se la confusione in aule e laboratori si dimostrasse esagerata.
 
Con questa e-mail volevo semplicemente sollecitare ulteriormente l'interesse di Prometeo verso la notizia, perchè a quanto pare il sito ancora non dice niente a riguardo. Sicuramente voi tutti del progetto sarete a conoscenza della cosa; però magari ricevere da un "esterno" determinati inviti potrebbe aiutare a considerare il problema da un diverso punto di vista, ed accelerare dibattiti e discussioni capaci, da soli, di fornire informazione a riguardo. Da parte mia c'è un interesse verso la lotta hce state sostenendo perchè vedo una buona organizzazione; e perchè è una lotta cui dover dedicare ampie energie, in quanto è trasversale (capace di unire vari indirizzi di pensiero), pertanto giustificabile in sè, e, come avete detto voi più volte, "democratica" (nel vero significato della parola). E' stato molto bello vedere che il professor Citro sia andato a "Striscia la notizia". Però temo che nemmeno questo sia servito per scuotere la gente.
 
Con questo, rinnovo gli auguri di un sereno anno nuovo, a te, tutta la tua famiglia e tutti i membri del progetto, e ti porgo i miei più cordiali saluti. >>
Michele Oliva