In democrazia, quando mancano le strutture è preciso dovere dello Stato provvedere a fornirle affinché tutti i cittadini abbiano possibiltà di accedere liberamente ad una struttura universitaria funzionante. Lo Stato però, troppe volte è preso a sprecare fondi in autoblu ed enti fasulli. Gli studenti dell'Accademia sono fra le maggiori vittime dell'oblio dello Stato. Stefano Caterino ha realizzato un articolo-intervista per denunciare il problema.
Accademia e Università: così diverse?
Laurea e diploma accademico non
sono ritenuti alla pari
di Stefano Caterino, Staff Prometeo Campania
Oramai sono mesi che l’Accademia
delle Belle Arti in tutta Italia protesta contro lo Stato per la mancata
attuazione di un nuovo decreto ministeriale che approvi le equipollenze,
ovvero che riconosca il titolo conferito allo stesso livello di quello
universitario.
Senza tale decreto infatti,
i concorsi ministeriali sono un’ esclusiva per gli studenti
muniti di un titolo universitario, come se il titolo accademico fosse
un banale diploma senza utilità né possibilità di impiego.
Gli studenti dell’accademia
di Napoli sono tra quelli che hanno deciso di rendere noto il
problema occupando l’edificio e interrompendo le attività didattiche.
Nel corso del presidio,durante il mese di Dicembre, sono stati tenuti
degli incontri ai quali hanno partecipato anche gli stessi professori
dell’ateneo.
Roberta ha 21 anni ed è iscritta
al terzo anno del corso di pittura.
Le sono state poste alcune
domande per andare a fondo nella questione e per conoscere il parere
degli studenti.
E’ giusto creare una
distinzione tra Accademia e Università?
Certamente una distinzione
di fondo è giusta; la maggior parte delle attività all’interno dell’Accademia
sono laboratori,quindi attività pratiche, cosa che manca nella maggior
parte delle università, fatta eccezione per alcune facoltà.
Ma non ci sono solo i laboratori,anche
da noi si sostengono esami come in tutte le università. Vorrei che
tutti capissero che il nostro titolo non è un diploma, altrimenti lo
si confonderebbe col titolo delle scuole superiori. In Spagna sono molto
avanti rispetto a noi; lì l’Accademia è riconosciuta da tutti i
punti di vista come facoltà universitaria. E’ necessario che l’Italia
prenda a modello questo paese.
Sembra che la maggior
parte degli studenti non sia soddisfatta del sistema tre anni più due
di specializzazione, pare abbia fatto richiesta di un ordinamento speciale
come è stato attivato per le facoltà di Medicina e Architettura.
Prima il corso durava quattro
anni ed era molto meglio. Il fatto è che sono state aggiunte discipline
che talvolta sviano dall’indirizzo si studi al quale si è iscritti.
Tra gli altri problemi quest’ anno pare che a corso iniziato alcune
cattedre dovessero essere ancora assegnate. Il prestigio dell’Accademia
può talvolta essere solo apparenza: alcuni professori si presentano
in ritardo ai corsi e tengono lezioni che durano anche solo mezz’ora.
Parliamo dei costi.
Non esistono fasce di reddito;
l’iscrizione al corso di pittura costa più di 500 euro l’anno.
Il materiale per i laboratori è per lo più a carico dei corsisti.
Che dire, l’unica agevolazione data è quella nei confronti dei neoiscritti
che hanno ottenuto il diploma delle scuole superiori con un voto eccellente,cosa
che vale solo per il primo anno.
Cosa ne pensi dell’occupazione
fatta e del presidio?
Il presidio è qualcosa
di molto utile e interessante, anche perché attraverso un presidio
è possibile attirare l’attenzione di persone esterne e informarle
sull’avvenimento. Tuttavia non sono d’accordo con l’occupazione,innanzitutto
perché non è facilmente gestibile e in secondo luogo perché non è
giusto interrompere le attività accademiche,non credo che l’occupazione
sia il mezzo adatto per ottenere i risultati sperati.
Uno studente scrive in un forum: “Quando sento dire che si vorrebbe
equiparare l’Accademia di Belle Arti ad un corso di laurea mi sento
male!
E’ un’offesa nei confronti
di chi come me ha sudato per 5 anni sui libri per avere una laurea vera!!”.
Cosa rispondi?
E’ chiaramente la dimostrazione
dell’ignoranza che circola per le strade. Persone come questa continuano
a sottovalutare il nostro corso di studi,chi non prova amore verso questa
disciplina non può capire. E’ un problema di cultura. L’arte è
un’importante cellula della cultura. E’ necessario che la gente
dimostri il contrario a persone che ragionano in questo modo.
Parliamo dei corsi di
studio a numero programmato; anche all’Accademia è presente il test
d’ingresso per accedere ai vari indirizzi. Credi che questi test selettivi
siano giusti?
Bisogna sottolineare una
particolarità; i test d’ingresso sono test di verifica ma non di
selezione, servono ai professori per valutare l’approccio dello studente
alla materia, le sue capacità, il suo interesse. E’ anche vero però
che non è possibile ritenere alla prima prova se lo studente è un
potenziale artista o meno.
Diversa invece è la situazione
per il corso di restauro; vengono selezionati dodici studenti ogni anno.
Credo che i test di selezione non siano del tutto sbagliati: un corso
come restauro che richiede un determinato laboratorio non può, senza
i mezzi necessari, essere attivato per una cinquantina di studenti.
Ci si dovrebbe attivare per rendere il corso accessibile a più persone
ma al momento non è possibile avere più iscritti di quanti possano
parteciparvi attivamente.
Tuttavia sarebbe giusto che
i test d’ingresso, quando proprio necessari, non prevedano domande
di cultura generale, ma domande relative all’indirizzo di studi scelto.
Grazie sei stata molto esauriente
nelle tue risposte,in bocca al lupo per tutto.