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Università e Accademia: così diverse?
Luogo: BlogsBlog CampaniaUniversità    
Inviato da: Michele Di Mauro 25/05/2008 9.50

In democrazia, quando mancano le strutture è preciso dovere dello Stato provvedere a fornirle affinché tutti i  cittadini abbiano possibiltà di accedere liberamente ad una struttura universitaria funzionante. Lo Stato però, troppe volte è preso a sprecare fondi in autoblu ed enti fasulli. Gli studenti dell'Accademia sono fra le maggiori vittime dell'oblio dello Stato. Stefano Caterino ha realizzato un articolo-intervista per denunciare il problema.

Accademia e Università: così diverse?
Laurea e diploma accademico non sono ritenuti alla pari
di Stefano Caterino, Staff Prometeo Campania
Oramai sono mesi che l’Accademia delle Belle Arti in tutta Italia protesta contro lo Stato per la mancata attuazione di un nuovo decreto ministeriale che approvi le equipollenze, ovvero che riconosca il titolo conferito allo stesso livello di quello universitario.
Senza tale decreto infatti, i concorsi ministeriali sono un’ esclusiva per gli  studenti muniti di un titolo universitario, come se il titolo accademico fosse un banale diploma senza utilità né possibilità di impiego.

Gli studenti dell’accademia di Napoli sono tra quelli che hanno deciso di rendere  noto il problema occupando l’edificio e interrompendo le attività didattiche. Nel corso del presidio,durante il mese di Dicembre, sono stati tenuti degli incontri ai quali hanno partecipato anche gli stessi professori dell’ateneo.

Roberta ha 21 anni ed è iscritta al terzo anno del corso di pittura.

Le sono state poste alcune domande per andare a fondo nella questione e per conoscere il parere degli studenti. 

E’ giusto creare una distinzione tra Accademia e Università?

Certamente una distinzione di fondo è giusta; la maggior parte delle attività all’interno dell’Accademia sono laboratori,quindi attività pratiche, cosa che manca nella maggior parte delle università, fatta eccezione per alcune facoltà.

Ma non ci sono solo i laboratori,anche da noi si sostengono esami come in tutte le università. Vorrei che tutti capissero che il nostro titolo non è un diploma, altrimenti lo si confonderebbe col titolo delle scuole superiori. In Spagna sono molto avanti rispetto a noi; lì l’Accademia è riconosciuta da tutti i punti di vista come facoltà universitaria. E’ necessario che l’Italia prenda a modello questo paese.

Sembra che la maggior parte degli studenti non sia soddisfatta del sistema tre anni più due di specializzazione, pare abbia fatto richiesta di un ordinamento speciale come è stato attivato per le facoltà di Medicina e Architettura.

Prima il corso durava quattro anni ed era molto meglio. Il fatto è che sono state aggiunte discipline che talvolta sviano dall’indirizzo si studi al quale si è iscritti. Tra gli altri problemi quest’ anno pare che a corso iniziato alcune cattedre dovessero essere ancora assegnate. Il prestigio dell’Accademia può talvolta essere solo apparenza: alcuni professori si presentano in ritardo ai corsi e tengono lezioni che durano anche solo mezz’ora.

Parliamo dei costi.

Non esistono fasce di reddito; l’iscrizione al corso di pittura costa più di 500 euro l’anno. Il materiale per i laboratori è per lo più a carico dei corsisti. Che dire, l’unica agevolazione data è quella nei confronti dei neoiscritti che hanno ottenuto il diploma delle scuole superiori con un voto eccellente,cosa che vale solo per il primo anno.

Cosa ne pensi dell’occupazione fatta e del presidio?

Il presidio è qualcosa di molto utile e interessante, anche perché attraverso un presidio è possibile attirare l’attenzione di persone esterne e informarle sull’avvenimento. Tuttavia non sono d’accordo con l’occupazione,innanzitutto perché non è facilmente gestibile e in secondo luogo perché non è giusto interrompere le attività accademiche,non credo che l’occupazione sia il mezzo adatto per ottenere i risultati sperati.

Uno studente scrive in un forum: “Quando sento dire che si vorrebbe equiparare l’Accademia di Belle Arti ad un corso di laurea mi sento male!
E’ un’offesa nei confronti di chi come me ha sudato per 5 anni sui libri per avere una laurea vera!!”. Cosa rispondi?

E’ chiaramente la dimostrazione dell’ignoranza che circola per le strade. Persone come questa continuano a sottovalutare il nostro corso di studi,chi non prova amore verso questa disciplina non può capire. E’ un problema di cultura. L’arte è un’importante cellula della cultura. E’ necessario che la gente dimostri il contrario a persone che ragionano in questo modo.

Parliamo dei corsi di studio a numero programmato; anche all’Accademia è presente il test d’ingresso per accedere ai vari indirizzi. Credi che questi test selettivi siano giusti?

Bisogna sottolineare una particolarità; i test d’ingresso sono test di verifica ma non di selezione, servono ai professori per valutare l’approccio dello studente alla materia, le sue capacità, il suo interesse. E’ anche vero però che non è possibile ritenere alla prima prova se lo studente è un potenziale artista o meno.
Diversa invece è la situazione per il corso di restauro; vengono selezionati dodici studenti ogni anno. Credo che i test di selezione non siano del tutto sbagliati: un corso come restauro che richiede un determinato laboratorio non può, senza i mezzi necessari, essere attivato per una cinquantina di studenti. Ci si dovrebbe attivare per rendere il corso accessibile a più persone ma al momento non è possibile avere più iscritti di quanti possano parteciparvi attivamente.

Tuttavia sarebbe giusto che i test d’ingresso, quando proprio necessari, non prevedano domande di cultura generale, ma domande relative all’indirizzo di studi scelto.

Grazie sei stata molto esauriente nelle tue risposte,in bocca al lupo per tutto.

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I tre punti di Progetto Prometeo

I seguenti punti, che puoi consultare, votare, commentare (usando il post "Nuove Proposte" - Roma 24 maggio 2008), sono delle proposte transitorie che Progetto Prometeo ha avanzato al Governo per una riforma del sistema d'accesso all'università. Questo vuol dire che noi chiediamo che vengano attuati i punti che stai per leggere solo in maniera provvisoria, per arrivare gradualmente ad un'università aperta a tutti i cittadini italiani, come previsto dalla nostra Costituzione. E' importante tenerne conto nella valutazione.

1. Eliminare il tetto massimo di posti a concorso
- Per i corsi di laurea ad accesso programmato, sono immatricolati tutti gli studenti i quali totalizzino un punteggio pari o superiore a 35 punti su 80
- Le domande di cultura generale debbono strettamente attenersi agli argomenti previsti dai programmi ministeriali


2. Ridurre i corsi di laurea ad accesso programmato
- I corsi di laurea ad accesso programmato vanno limitati tassativamente, mediante esplicito provvedimento dello Stato, a quelli previsti dalla legge 264/99, ovvero Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Medicina Veterinaria, Architettura, Scienze Infermieristiche

3. Graduatoria unica per tutti
- Presso ciascuna Facoltà, i candidati sono collocati in una graduatoria unica, la quale accorpi studenti comunitari e non comunitari. Per questi ultimi resta, in ogni caso, obbligatorio il superamento dell'esame di lingua italiana

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