Puff, pant...che fatica c'è voluta per far nascere il primo numero de "Il Neon". Una serie di problemi burocratici ci impediranno di farlo uscire con una periodicità regolare (almeno per ora), ma non di sopprimere il progetto. In fondo lo sappiamo, lo abbiamo sempre saputo: siamo nel paese della burocrazia. Devi avere un foglio timbrato anche per andare al bagno. Alexander Stille, scrittore e giornalista americano specializzato in vicende italiane, in un'intervista sosteneva che gli italiani si sentono, a volte, costretti a violare le leggi, perché ne hanno troppe. In italia ci sono circa 90 000 leggi, contro le 5 000 della Francia. Anche l'articolo 21 della nostra Costituzione, al comma 2, dichiara che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Eppure, a causa di una legge del 1948, modificata nel 2001, se noi publicassimo Il Neon con una periodicità regolare, senza registrarlo prima al tribunale della nostra città, con un direttore editoriale, un giornalista iscritto all'albo e un'altra mezza dozzina di personaggi, rischieremmo fino ad un anno di reclusione e dai € 50 ai € 600 di multa.
Auguriamoci di restare fuori un altro po', almeno fino a quando sarà necessario lottare per il diritto allo studio. Voi potete scaricare "Il Neon" cliccando qui.